Locomotiva elettrica E626

La E626 rappresenta una pietra miliare nella evoluzione del trasporto ferroviario in Italia.

La nascita dell’E626 nel 1927 coincide con l’inizio, nelle Ferrovie Italiane, del declino della trazione a vapore e del passaggio alla trazione elettrica in corrente continua a 3000 volt al posto di quella trifase.

Il locomotore E626 era una macchina con 3 carrelli a 2 assi ciascuno ed un motore per asse, quindi aveva un totale di 6 motori.

La soluzione adottata conferiva una grande adattabilità e sicuro inserimento nelle curve a piccolo raggio così frequenti nei sinuosi tracciati italiani.

La velocità di esercizio era sui 75 km/h, il totale delle macchine costruite fu di 410 esemplari.

Caratteristiche tecniche:

Lunghezza massima tra i respingenti:14950 mm

Massa totale:9700 kg

Potenza assorbita a regime:2100 kw

Velocità massima:95 km/h

Modello di Giancarlo Abadini

«Come riferimento per la costruzione presi l’esemplare E626.076 in giacenza dal 1994 presso il Deposito locomotive di Mestre.»

«Tutta la progettazione la eseguii con l’auto–cad, le lamiere furono tagliate al laser, le lavorazioni meccaniche eseguite su macchine cnc e le ruote ottenute da fusioni in ghisa. Il modello è stato terminato nel febbraio del 2002.»

Giancarlo Abadini

Caratteristiche del modello

Lunghezza massima tra i respingenti:1350 mm

Velocità di esercizio:10 km/h

Peso totale:110 kg