Locomotiva a vapore Britannia

Alla fine della II Guerra Mondiale, le Ferrovie Inglesi a causa delle pesanti perdite subite decisero di acquisire delle nuove locomotive da destinare al traino di treni passeggeri espressi.

La specifica richiedeva oltre ad una buona velocità di esercizio, una caldaia con una grande produzione di vapore ed una meccanica il più possibile semplificata.

Nacque così la classe 7 con rodiggio 2–3–1 che si caratterizzava anche per avere i cuscinetti a rulli su tutte le ruote sia della macchina che del tender.

La prima macchina prodotta ebbe il numero 70000, fu battezzata Britannia e venne messa in servizio nel gennaio del 1951.

Furono costruite un totale di 54 locomotive, ognuna delle quali ricevette un nome di battesimo.

Le macchine rivelarono fin da subito la buona qualità del progetto dimostrando sempre notevoli doti di affidabilità ed efficienza, malgrado ciò la loro vita attiva fu breve in quanto l’era del vapore stava per finire.

In data 11 agosto 1968 la n° 70013 Oliver Cromwell, con una corsa speciale Livrpool–Carlisle, decretò la fine del vapore per le British Railways.

Caratteristiche tecniche

Lunghezza totale (macchina + tender):21000 mm

Superfice griglia:4 m2

Pressione max in caldaia:18 bar

Diametro cilindri:508 mm

Corsa stantuffi:711 mm

Potenza continuativa:2200 Hp

Velocità massima:130 km/h

Peso a pieno carico:141 t

Modello di Lucio Cameran

«La storia del mio modello della Britannia inizia quando terminato il lavoro sulla T3 incominciai a considerare di iniziare una nuova locomotiva che avrebbe dovuto essere però di maggiori dimensioni ed anche di meccanica più impegnativa.»

«Dopo una attenta analisi su ciò che offriva il mercato, per quanto riguarda disegni e fusioni a prezzi accessibili, mi dovetti orientare verso modelli inglesi. La scelta cadde sulla Britannia, ovvero sulla classe 7, che oltre ad essere una delle più moderne espressioni delle locomotive a vapore soddisfaceva molto il mio gusto estetico.»

«Il lavoro iniziò nel 1994 e si concluse nel 1998. L’esito dei primi collaudi fu subito soddisfacente tanto che con poche e piccole modifiche la macchina fu completamente a posto e perfettamente funzionante. Nell’inverno 1998–‘99 smontai tutto il modello per una accurata verniciatura. Da parte mia è doveroso qui ricordare il valido contributo datomi dagli amici del Gruppo 835 (perito industriale Giovanni Bomben) per la saldatura della caldaia realizzata in acciaio Inox da 4 mm di spessore.»

«A tutt’oggi la mia Britannia ha percorso oltre 700 km funzionando sempre regolarmente senza richiedere alcun intervento di manutenzione straordinaria.»

Lucio Cameran

Caratteristiche del modello

Lunghezza totale (macchina + tender):1900 mm

Superficie griglia:230 cm2

Pressione in caldaia:9 bar

Alesaggio cilindri:45 mm

Corsa stantuffi:62 mm

Peso totale in esercizio:130 kg

Velocità massima:20 km/h